Consigli 7 errori che i brand dovrebbero smettere di fare subito sui social network
Tra campagne discutibili di instant marketing e pessimi customer care, vediamo quali pratiche ci infastidiscono e come smettere subito di utilizzarle
L’indignazione, lo sappiamo, è l’emozione che si diffonde più rapidamente sui social media, secondo diversi studi.
Le persone non attendono altro che un pretesto per scaricare rabbia e frustrazione.
Lavoriamo costantemente per comprendere come impostare le strategie, come ottimizzare ogni tipo di account, quali tipi di contenuto performano meglio, come coltivare le community. Tuttavia, è estremamente importante capire anche cosa non fare sulle tue pagine social.
Con l’impatto che i social media possono avere sulle decisioni di acquisto, è necessario assicurarsi che il proprio marchio trasmetta sempre il messaggio giusto, evitando tutte quelle pratiche che fanno annoiare o indignare le persone.
Ecco allora, alcuni aspetti da considerare (e cosa evitare) per rendere felice il tuo pubblico.
#1. Offrire un servizio clienti scadente
Sempre più persone si rivolgono ai social media per il servizio clienti.
Viviamo nell’era del fast forward, dove tutto scorre veloce e le incombenze quotidiane sembrano avere le caratteristiche di quei problemi noiosi e ripetitivi che proprio la tecnologia ci sta aiutando a superare sempre più velocemente.
Le persone non hanno più il tempo o la pazienza di trascorrere mezz’ora in attesa al telefono ascoltando la primavera di Vivaldi e nemmeno per scovare attraverso la navigazione complessa del menu di un sito dove sia la voce “Hai un problema? Contattaci”, sperando che dall’altra parte qualche essere umano si curi di loro e dia risposta alle loro domande.
Sui social questo avviene in modo rapido e indolore, con risposte e risoluzioni tempestive. O meglio, quasi sempre. Sempre, quando le aziende offrono un eccellente customer care ai loro clienti.
Ecco alcune statistiche che possono far luce sul perché l’attenzione ai problemi degli utenti sia fondamentale.
- Il 33% delle persone preferisce il servizio clienti sui social media rispetto a telefono o e-mail
- Il 67% delle persone utilizza reti di social media per cercare la soluzione ai problemi
- Le interazioni dei customer care su Twitter sono aumentate del 250% negli ultimi 2 anni
- Il 60% dei clienti che fanno un qualche tipo di lamentela sui social media si aspetta una risposta entro un’ora
Pragmaticamente parlando, ecco quanto può costare un pessimo servizio clienti:
- I clienti spendono il 20-40% in più quando le aziende si impegnano e rispondono tramite i social media
- Il 71% dei clienti che hanno esperienze positive di customer service sui social media è probabile che consigli il marchio ad altri, rispetto a solo il 19% dei clienti che non hanno ricevuto risposta
- L’88% dei clienti ha meno probabilità di acquistare da aziende che non hanno ricevuto lamentele sui social media
Quello che queste statistiche evidenziano, per farla breve, è che uno scarso customer care sui social equivale a mancati guadagni, nel breve e nel lungo periodo.
Quando una persona ti contatta sui social la rapidità è tutto.
Rispondi quanto più velocemente possibile e, se non puoi, attiva un team che si occupi esclusivamente di questo.
Ascolta ciò che i clienti dicono, se hai commesso un errore ammettilo e scusati e cerca di portare quanto più possibile la conversazione in privato(es. in chat, o esternamente, tramite mail) per fornire il miglior servizio e risolvere la problematica che quella persona sta riscontrando. Fai il possibile per mostrare al cliente che hai a cuore la sua situazione e non lasciare mai una domanda o un problema irrisolto.
Ecco un esempio di un ottimo servizio clienti, tramite Twitter: